L'ANALISI

Transizione 4.0, quali opportunità (e rischi) per le Pmi

Il gap dimensionale del tessuto industriale italiano può trasformarsi in opportunità per il rilancio del Sistema Paese. Ma servono politiche di incentivo alle aggregazioni e alla patrimonializzazione in grado di spingere le imprese su dimensioni più adatte ai mercati globali. Vediamo ai raggi X i piani del Governo

Pubblicato il 16 Giu 2020

Alvise Biffi

consigliere della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi

digitaL transformation

Sono numeri da recessione quelli lasciati in eredità all’Italia dell’emergenza Coronavirus: -29% Pil in marzo, -44% in aprile, -32% in maggio e giugno con ogni probabilità sarà in linea con maggio. Numeri dietro i quali ci sono perdita di investimenti e fatturato, scarsa liquidità, posti di lavoro bruciati, filiere interrotte, scorte nei magazzini. Vediamo in che modo il piano Transizione 4.0 e alcune suggestioni nel Piano Colao possono contribuire alla ripresa del Paese imprimendo un’accelerazione all’innovazione delle Pmi.

Lo scenario italiano a fine 2020

Almeno fino a inizio settembre questi dati saranno “anestetizzati” da cassa integrazione e blocco licenziamenti che stanno posticipando l’impatto sociale, ma dato che non ci sarà una “forte ripartenza” a settembre, la fine dell’anno sarà drammatica

Per fronteggiare una crisi del genere è necessario fare di necessità virtù, trovando i punti di forza rispetto al contesto contingente per farne leva di rilancio e trasformazione, in una parola (molto inflazionata) resilienza. Peccato che nei tre decreti finora approvati, Cura Italia, Liquidità e Rilancio l’innovazione sia marginale e non vi siano misure che facciano da leva agli investimenti in questa direzione. E’ evidente che l’innovazione non viene percepita come opportunità di uscita dalla crisi da chi governa.

Tutti, nessuno escluso, sono chiamati a ripensare il proprio modello di business e, per trasformare questa crisi in opportunità, bisogna investire in innovazione, digitalizzazione e nuove modalità organizzative. Senza misure sistemiche, però, solo chi ha cassa/liquidità o forte accesso al credito è in grado di farlo e in Italia stiamo parlando di un 40% scarso delle imprese.

I punti di leva per la ripresa

Come sistema Italia, a mio parere, abbiamo due principali caratteristiche vincenti per trasformare questa tragedia in opportunità:

  • Abbiamo la prevalenza di tessuto industriale composto da PMI;
  • Abbiamo un enorme potenziale di risorse nel più grande risparmio privato d’Europa;

Affinché queste due caratteristiche si combinino diventando vincenti e accendendo il fuoco della trasformazione per la ripartenza, serve la scintilla d’innesco di politiche industriali nazionali a sostegno e stimolo di patrimonializzazione ed investimenti e ho letto con piacere all’interno delle proposte del “piano Colao” diversi spunti che vanno in questa direzione.

Il nostro attuale svantaggio dimensionale ci permette rapidità nella trasformazione e se a questa flessibilità vengono affiancate delle politiche di incentivo alle aggregazioni ed alla patrimonializzazione per rendere conveniente il trasferimento del risparmio privato nell’economia reale, potremo migliorare la resilienza del tessuto industriale crescendo verso dimensioni più adatte ai mercati globali, trasformando il problema in opportunità!

Il Piano Colao

Nel Piano della task force economico-sociale sono contenute alcune proposte interessanti, altre già note e altre di difficile realizzazione in un Paese come l’Italia. In generale l’Italia ha un bisogno vitale di un Piano industriale serio e di lungo periodo, ma il punto fondamentale è la concentrazione delle risorse sulle leve che si decide di utilizzare per la ripartenza: la Francia ha stanziato 8 miliardi nell’automotive e 15 nell’aeronautica, la Germania 5 miliardi in incentivi per l’auto, 9 miliardi nell’idrogeno verde e 7 miliardi nelle nuove reti di comunicazione. Queste sono le linee guida delle politiche industriali post-Covid dei nostri principali partner-competitors europei.

Le imprese italiane si augurano che dagli Stati generali emerga una direzione e una quantificazione delle risorse disponibili proporzionata all’entità della sfida.

Il piano Transizione 4.0

Non è il piano di politica industriale che serve alle imprese per il rilancio, ma certamente può essere una delle gambe su cui poggiarlo: il pilastro a supporto degli investimenti in innovazione.

Transizione 4.0, attraverso lo strumento del decreto attuativo, si presenta come l’evoluzione di industria 4.0 e ci sono diversi spunti molto interessanti e alcuni punti critici

Programmazione pluriennale (3 anni)

Vantaggi: uno dei difetti acclarati del piano industria 4.0 è sempre stato l’orizzonte breve e la totale incertezza sul rifinanziamento anno su anno. Sulla prima fase questo difetto ha avuto l’effetto positivo di innescare una corsa per non perdere la finestra di opportunità facendo registrare un’impennata degli investimenti, poi l’incertezza ha dissuaso molti (soprattutto le PMI) per paura di non riuscire a rispettare i tempi e quindi di non poter sostenere la spesa senza il beneficio atteso.

Rischi: il rischio principale è la stabilità del governo. Negli ultimi 2 anni al MISE si sono succeduti tre diversi Ministri, e ognuno ha montato e smontato a proprio piacimento il Piano industria 4.0: questa instabilità disincentivante è il nemico numero uno per le imprese. Altro rischio rilevante è uno stanziamento di risorse pluriennale che non sia sufficiente a garantirne l’applicabilità.

Piano Colao: la taskforce ha proposto un orizzonte ancora più lungo di 4-5 anni, naturalmente sarebbe una prospettiva migliore ed auspicabile.

Credito d’imposta automatico

Vantaggi: super e iperammortamento sono stati appannaggio prevalentemente di medio-grandi imprese ed erano applicabili solo per imprese con utili significativi da abbattere ed una cassa capiente per anticipare le spese in attesa della possibilità di compensare nel bilancio seguente. La formula del credito d’imposta compensabile dal gennaio successivo l’investimento accelera la possibilità di compensazione ed è usufruibile anche per chi non ha grandi utili andando ad abbattere direttamente in F24 costi correnti ogni mese, aprendo la platea dei potenziali beneficiari a numerose PMI.

Rischi: resta da capire se il credito d’imposta è compensabile su tutte le voci in F24 oppure se ci saranno delle esclusioni. Resta da capire come funziona l’automatismo rispetto ad eventuali contestazioni di Agenzia delle entrate, che già rispetto ad Industria 4.0 ha presentato diverse criticità contestando investimenti anche certificati e con la spada di Damocle della crisi d’impresa e della 231, dove la responsabilità penale degli amministratori – secondo la normativa “grandi evasori” – in assenza di regole chiare e certe potrà disincentivare molti dalla misura per paura di vizi formali potenzialmente sanzionabili penalmente.

Bisogna capire se i crediti sono “fino a” 3 o 5 anni a seconda dei beni/servizi oppure se sono “obbligatoriamente” su quella scala temporale, perché nel primo caso è un’opportunità per l’impresa non perdere il vantaggio, mentre nel secondo rischia di essere un supporto troppo lieve per essere efficace. Resta da capire se le aliquote presentate, che a seconda di quanto espresso sopra possono essere più o meno interessanti, poi saranno confermate oppure alleggerite dalla ragioneria dello stato.

Piano Colao: su questo tema la task force non ha proposto innovazioni radicali ma semplicemente un incremento delle quote di super ed iperammortamento e la possibilità di gestire con flessibilità da parte dell’azienda i periodi di ammortamento. Dal mio punto di vista ritengo che inserire la flessibilità sia un passaggio fondamentale, soprattutto per le PMI, per avere la possibilità di “tagliare su misura” il beneficio nei tempi utili. Per quanto riguarda la modalità di applicazione, l’ideale sarebbe poter avere a disposizione entrambe le possibilità, sia credito d’imposta che iper/super ammortamento. Non fosse possibile e dovendo scegliere, trovo più efficace la proposta del MISE sul credito d’imposta, ammesso che non si concretizzino i rischi indicati sopra annacquandone l’efficacia.

Software, IT, economia circolare, design

Vantaggi: slegare in modo più marcato dall’acquisto di beni HW strumentali l’incentivazione di software ed investimenti intangibili è certamente un elemento rilevante per tutto il comparto dell’industria dei servizi. Il tema Green è poi un elemento imprescindibile su cui lavorare, quindi benissimo dare tutti gli incentivi possibili per accelerare l’evoluzione dell’industria in ottica di economia circolare. Le imprese sono già pronte alla rivoluzione green.

Rischi: resta da capire in che forma sarà agevolabile il Software dato che oggi quasi tutti i software sono Saas e non più acquisiti come licenze; resta da capire la parte “competenze” intesa come progetti di innovazione/consulenza preliminare di fattibilità o di implementazione dei processi innovativi come sarà definita e rendicontabile, con quali rischi di valutazione da parte di Agenzia delle entrate;

Piano Colao: su questo punto le proposte sono molto coerenti suggerendo di superare il collegamento degli investimenti immateriali dagli impianti e dall’HW e indicando nell’economia circolare il focus centrale da stimolare.

Semplificazione normativa

Rischi: sarebbe altamente auspicabile dato che è uno dei rischi principali per ogni punto… resta da capire come intendono concretizzarlo oltre l’annuncio dato che non c’è nessun elemento concreto attualmente disponibile per esprimere una valutazione.

Piano Colao: anche la task force ha individuato nella semplificazione un pilastro fondamentale e ha individuando nei processi digitali della PA la strategia migliore per raggiungere l’obiettivo. Su questo tema io ritengo serva “iniziare” perché è da anni in agenda politica, da anni se ne discute molto…ma non si arriva mai a concretizzare i buoni propositi, speriamo possa essere la volta buona.

Nuovo credito d’imposta R&D

Vantaggi: superamento del criterio incrementale che penalizzava i più virtuosi che a prescindere dall’incentivo hanno sempre investito in R&D ed innovazione

Rischi: le aliquote presentate sono risibili rispetto al passato; l’investimento in ricerca ed innovazione è l’elemento cardine per mantenere le nostre imprese competitive nei mercati internazionali ed è l’unico elemento di supporto all’attività “interna” collegata al personale dipendente: capisco la “coperta corta” per coprire la spesa ma non una pioggia lieve per tutti. Concentrerei qui degli obiettivi strategici per incanalare al meglio le risorse secondo una visione di sviluppo del paese in modo da poter dare un contributo che possa effettivamente fare la differenza e permetterci di raggiungere una leadership internazionale.

Piano Colao: la taskforce qui si è evidentemente concentrata sulle grandi imprese, proponendo un incremento del massimale a 10ML e una quota del 20% oltre all’incremento al 70% del patent box e l’ampliamento dei beni agevolabili. Sicuramente apprezzabile la quota sostanzialmente doppia del credito d’imposta rispetto a quella proposta dal MISE, ma in un contesto di risorse scarse vedo il “pericolo” che poche grandi imprese vadano ad assorbire le risorse a discapito delle PMI. Sarebbe quindi auspicabile aumentare al 50% la quota di credito abbassando il massimale, in modo da spostare l’obiettivo della misura sulle PMI, che sono il vero target di trasformazione per impostare una crescita diffusa e strutturale, dedicando alle grandi imprese il potenziamento del patent box, una misura dall’impatto molto efficace, ma troppo complessa per la larga parte delle nostre PMI.

Formazione 4.0

Non basta la proroga della misura, l’evoluzione delle competenze è un elemento imprescindibile e base fondante per la trasformazione 4.0. Vanno quindi necessariamente potenziate le risorse ed allargata la base di applicabilità. Ci si concentri sul percorso formativo, in modo da orientarlo sempre più alle esigenze del mercato del lavoro: le imprese sono pronte a offrire tutto il sostegno organizzativo e tecnico per rendere la formazione una sfida prioritaria da vincere nel prossimo decennio.

Piano Colao: sul tema formazione la task force pone l’accento sulla trasformazione delle competenze e su una piattaforma pubblico-privato dove coinvolgere attivamente le filiere produttive. Rispetto ai punti precedenti qui ci sono proposte poco operative da parte della task force e un disegno di alto livello. Considerando che questo esecutivo ha di fatto smontato l’impianto dell’alternanza scuola-lavoro che era un primo passo operativo verso la visione presentata dalla task force, sono molto scettico sul recepimento di queste indicazioni (che sarebbero fortemente auspicabili) da parte del governo.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2