La normativa

Sblocca cantieri, le influenze sugli appalti telematici

La conversione in legge del decreto Sblocca cantieri ha influito sull’utilizzo di mezzi telematici per le procedure relative agli appalti, come il mercato elettronico Mepa. Le modifiche apportate dalle norme hanno creato dibattito e divergenza di opinioni tra gli addetti ai lavori, che presentano scenari operativi diversi

Pubblicato il 27 Ago 2019

Fabio Della Marta

Porzio&Partners

appalti-161204161546

A seguito della conversione in leggedel Decreto Sblocca Cantieri, abbiamo una versione stabile del testo che ci consente di valutare a mente fredda le novità apportate al Codice degli Appalti. In particolare, risultano di interesse gli impatti operativi nell’utilizzo dei sistemi telematici per gli appalti, quali il MepaMercato Elettronico della Pubblica Amministrazione.

Affidamento servizi e forniture, le modifiche

Tradurre una norma di legge in azioni e vincoli concreti rappresenta da sempre l’aspetto più importante per noi che quotidianamente affianchiamo gli enti pubblici per mantenere l’efficienza dell’azione amministrativa nella stipula di contratti per servizi, forniture e lavori. Questa volta, una delle modifiche più corpose e significative del Decreto coinvolge gli affidamenti di valore economico inferiore alla soglia comunitaria (l’art. 36 del Codice degli Appalti), quindi esattamente il perimetro di azione del MePA Consip e degli acquisti più frequenti per la Pubblica Amministrazione. La modifica in esame, riassunta nella tabella seguente, riguarda non solo le soglie di valore economico del contratto che condizionano la scelta delle varie procedure ma anche – attenzione attenzione – la tipologia delle stesse procedure da utilizzare in funzione del valore dell’appalto.

Due correnti interpretative sono purtroppo inevitabili. A prima vista non possiamo non osservare una certa confusione nei termini, laddove il Legislatore una volta parla di affidamento diretto previa valutazione di operatori economici ed un’altra di affidamento diretto previa valutazione di preventivi, senza specificare se queste due differenti sfumature implichino differenze o si tratta di un refuso (speriamo che il futuro Regolamento di Esecuzione riesca a far luce anche su questo). Quel che è inevitabile è che una modifica di tale portata e scritta in termini così grossolani ha portato tutti a dover proporre interpretazioni e di conseguenza, nel caso peggiore, porterà anche dei rallentamenti nelle procedure. Tutti sappiamo che per semplificare occorrono regole chiare e non ambigue, circostanza che il Legislatore sembra aver ignorato ancora una volta.

La novità più eclatante coinvolge gli appalti di forniture e servizi con riferimento ai quali è scomparsa la procedura negoziata che al contrario, nella precedente versione del Codice e di fatto nella prassi della Pubblica Amministrazione (art. 36 c.2, lett.b), rappresentavano lo strumento utilizzabile, in luogo delle procedure aperte, per gli affidamenti di importo compreso fra 40.000 euro e la soglia di rilevanza comunitaria. La procedura negoziata era il compromesso tra competitività e velocità di aggiudicazione. La notizia che sconcerta non è tanto che la procedura negoziata sia scomparsa, quanto che sia stata sostituita dal ricorso all’affidamento diretto previa “valutazione di almeno 5 operatori economici” per ogni appalto di valore economico fino alla soglia di rilevanza comunitaria. Questo, unito alla non certa chiarezza del rinnovato testo di legge, ha scatenato reazioni più o meno incontrollate da parte dei commentatori e dei giuristi, creando di fatto due schieramenti opposti, per non parlare di coloro che sono arrivati addirittura a parlare di “procedure ibride”. Lo schieramento più nutrito, e per certi versi più conservativo, assimila l’affidamento diretto cui si può ricorrere per l’acquisto di beni e servizi di importo compreso fra 40.000 euro e la soglia di rilevanza comunitaria alla vecchia procedura negoziata cui faceva riferimento la vecchia edizione dell’art. 36, comma 2, lettera b. Questa interpretazione non ci entusiasma perché è come dire che il Decreto non ha cambiato nulla e questa nuova procedura è di fatto la stessa procedura negoziata previgente. Del resto non ci entusiasma neanche la lettura del Codice modificato che consente di effettuare affidamenti diretti (ossia l’antitesi della gara) dove prima si esperiva procedura negoziata in luogo delle gare a procedura aperta. Questa lettura che ci sembra la più fedele non ci entusiasma perché per fare prima e “sbloccare” le procedure di gara riduciamo competitività e trasparenza e facciamo affidamenti diretti.

Conservatori e innovatori

Ci sono due schieramenti opposti: conservatori e innovatori. Essendo questa importante modifica affidata a poche parole di testo, è inevitabile che si giunga a schieramenti opposti, uno conservatore che privilegia competitività e trasparenza che nega le modifiche al Codice e l’altro innovatore che prende atto, spesso basito, delle novità introdotte nel Codice che si evincono dalla lettura letterale. Quel che è certo è che questo rinnovato articolo di legge è riuscito a spiazzare tutti. L’utilizzo nella legge di termini palesemente impropri, come ad esempio il concetto di “valutazione di operatori” al posto del più opportuno “valutazione di offerte o preventivi”, viene utilizzato come base per argomentare la tesi conservatrice del “nulla è cambiato, per l’acquisto di beni e servizi sopra i 40.000 euro si deve ancora ricorrere alla procedura negoziata”.

Lo schieramento opposto, accetta l’innovazione e prende la palla al balzo sostenendo che il ricorso alla procedura negoziata di cui all’art. 63 per l’acquisto di beni e servizi non sia più previsto ma possa essere sostituito da un affidamento diretto pur selezionando, come dice il Codice, gli operatori di mercato tramite “indagini di mercato o tramite elenchi …nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti”. La differenza non sarebbe di poco conto, visto che nel caso di affidamento diretto, come sostiene anche il Codice con l’art. 32, si procede “… tramite determina a contrarre, o atto equivalente, che contenga, in modo semplificato, l’oggetto dell’affidamento, l’importo, il fornitore, le ragioni della scelta del fornitore, il possesso da parte sua dei requisiti …”, invece delle due determine (a contrarre la prima, di affidamento la seconda) necessarie nel caso di una procedura negoziata. Insomma, qui sono in ballo i processi di acquisto degli Enti pubblici, la loro efficienza e, quindi, la spesa. Alcuni tra quelli che hanno scelto l’interpretazione conservatrice sanno che la posizione più veritiera sia l’altra, ma ne vogliono prendere le distanze perché la ritengono inopportuna. Chi può biasimarli? E’ più ardito chi accetta una innovazione seppur discutibile o chi la ripudia? Forse entrambi in pari misura.

Semplificazione negli appalti telematici

La grande novità negli appalti telematici è che l’interpretazione letterale che accetta l’innovazione di poter eseguire affidamenti diretti sino alla soglia di rilevanza comunitaria per l’acquisto di beni e servizi legittima la possibilità di usare nel MePA strumenti più agili come l’Ordine Diretto di Acquisto o la Trattativa Diretta, rispetto agli strumenti come la Richiesta di Offerta pensati per l’indizione di una vera e propria procedura di gara. In altre parole prevediamo che l’effetto della modifica nel MePA e nei sistemi telematici analoghi sarà un incremento dell’utilizzo di strumenti quali l’Ordine Diretto di Acquisto (OdA) e la Trattativa Diretta (TD) in luogo quindi della Richiesta di Offerta (RdO), ed anche per appalti di valore superiore alla soglia di 40.000 €.

In particolare l’acquisto da Catalogo, qualora effettuato tramite un confronto concorrenziale fra tutte le Offerte pubblicate (non quindi mediante la ricerca nel Portale di un codice prodotto specifico indicatoci allo scopo da un Fornitore), rappresenterebbe evidentemente una valutazione di più preventivi, molto più ampia peraltro rispetto ai cinque indicati dal Codice. Ne deriva come in questa accezione acquisirebbe anche legittimità un ordine da Catalogo caratterizzato da un importo anche superiore a 40.000 euro, cosa che peraltro ci riporta con nostalgia all’art. 328 del vecchio e caro Regolamento di Attuazione degli Appalti D.P.R. 207/2010 – ormai abrogato – dove si assimilava questo tipo di procedura nientemeno che ad una procedura aperta e dunque anche per importi fino alla soglia di rilevanza comunitaria. Analogo uso e sempre per lo stesso fine, per appalti di importo fino alla soglia di rilevanza comunitaria, potrebbe quindi essere fatto della Trattativa Diretta laddove si provvedesse a “lanciarne” più di una (almeno cinque, nel rispetto appunto del rinnovato art. 36, comma 2), tutte uguali fra loro ovviamente, con l’obiettivo di valutare le offerte di diversi operatori economici, purché nel rispetto dei principi di trasparenza tutti coloro che sono coinvolti siano consapevoli che l’Amministrazione sta in quel momento “negoziando” anche con altri.

Conclusione

Tutto avrebbe indubbiamente rilevanti effetti in termini di diminuzione del ricorso alle RdO, che rappresenta la strumento più completo messo a disposizione dal MePA ma, proprio per questo, quello più complesso da utilizzare e che richiede un onere gestionale della procedura maggiore, sia in fase di predisposizione, sia in fase di esecuzione.

Come dimostrano i dati dell’Osservatorio MePA 2019 di Porzio & Partners, il crescente ricorso alle Trattative Dirette è una tendenza che risulta evidente già dal 2017. Il Decreto Sblocca Cantieri e l’interpretazione che se ne darà (si spera anche con l’emanando Regolamento di Esecuzione) potrebbe accelerare ancora di più questa dinamica.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati