normativa

Nuovo eIDAS, nella bozza protagonista il wallet: come cambierà l’identità digitale

La nuova bozza del rinnovato Regolamento eIDAS, approvata dalla Commissione ITRE a inizio febbraio, l’EU Digital Identity Wallet ha un ruolo rilevante, ne vengono descritte anche natura e funzioni: vediamo cosa dice la norma

Pubblicato il 16 Feb 2023

Giovanni Manca

consulente, Anorc

identità digitale

Il percorso legislativo del nuovo Regolamento eIDAS (Proposta di un Regolamento che modifica il Regolamento (UE) 910/2014 per quanto riguarda l’istituzione di un quadro per un’identità digitale europea) procede spedito e con l’approvazione del 9 febbraio di una nuova bozza da parte della Commissione ITRE (Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia) del Parlamento europeo si dispone di un altro testo consolidato che avvicina alla discussione finale. Quest’ultima conduce al testo definitivo tramite il cosiddetto “trilogo”. In questo ambito discutono informalmente sul tema rappresentanti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento, appunto, in un dibattito a tre.

Identità digitale, meglio la carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi? Pro e contro

In questa sede illustriamo i principali punti di interesse del testo consolidato della sopra citata proposta con attenzione sui punti consolidati nelle varie bozze, le novità rispetto a precedenti testi e alcune criticità per il sistema pubblico e privato italiano.

EU Digital Identity Wallet, le funzioni

La natura della proposta continua a essere focalizzata su EUDIW (EU Digital Identity Wallet). La definizione nel testo ne descrive bene la natura e lo scopo: “Un mezzo di identificazione elettronica, che archivia, gestisce e convalida in modo sicuro i dati di identità e l’attestazione elettronica degli attributi, per fornirli alle terze parti e ad altri utenti EDIW su richiesta, e consente la creazione di firme e sigilli elettronici qualificati;”

In questo nuovo quadro per l’identità digitale l’utente, che adotta volontariamente il wallet/portafoglio, si identifica e si autentica ai servizi in rete senza intermediari commerciali, elemento che suscita preoccupazioni in materia di fiducia, sicurezza e protezione dei dati personali. Le regole consolidate approvate dalla Commissione ITRE (ma in pratica, con ampia probabilità dal Parlamento) propongono di rendere il portafoglio europeo di identità digitale uno strumento atto a leggere e verificare documenti elettronici (come la nostra Carta di Identità Elettronica – CIE) e consentire transazioni peer-to-peer con misure importanti per rafforzare la protezione dei dati personali e la sicurezza informatica. Lo scenario approvato prevede anche le registrazione delle transazioni per garantire che le terze parti siano ritenute responsabili.

Un elemento importante, lo ribadiamo, è che l’utilizzo del wallet/portafoglio è volontario. Le persone che non vogliono adottarlo devono avere un trattamento uguale a coloro che, invece, intendono farlo.

Lo schema proposto richiede che lo Stato membro provveda a notificare almeno un wallet/portafoglio nel contesto di uno schema nazionale di identificazione elettronica che è interoperabile a livello comunitario perché conforme alle regole dell’ Architecture Reference Framework (ARF) appena pubblicato nella versione 1.0.

Come ottenere e memorizzare i dati personali di identificazione

Nel documento di riferimento tecnico sono contenute le regole per richiedere, ottenere, memorizzare, combinare e utilizzare in modo sicuro i dati personali di identificazione ma anche certificati digitali da utilizzare per autenticazioni online e offline, per accedere a beni e servizi pubblici e privati.

Il wallet/portafoglio deve essere anche in grado di “memorizzare, selezionare, combinare e condividere attestazioni elettroniche di attributi in modo sicuro”. L’emissione di queste attestazioni è a carico di un prestatore di servizi fiduciari qualificato e i requisiti sono stabiliti nell’allegato V, dedicato al tema. Una prima perplessità nel testo la rileviamo nelle funzionalità di firma e apposizione di un sigillo elettronico qualificato stabilite come obbligatorie per il wallet/portafoglio.

Nel testo consolidato si stabilisce che “Il EUDIW deve, in modo intuitivo, consentire all’utente di firmare per mezzo di firme elettroniche qualificate che saranno offerte a tutti gli utenti per impostazione predefinita e gratuitamente”. Questa regola non è ben coordinata con l’altra che definisce i servizi qualificati “forniti normalmente dietro remunerazione”.

L’offerta gratuita del wallet

L’offerta gratuita, legittima in uno scenario di stimolo alla diffusione dei servizi digitali, è compatibile con Stati membri di piccole e medie dimensioni che hanno impostato i loro servizi pubblici armonizzando informazioni di identità e servizi a loro connessi, come la sottoscrizione sulla base di emissioni di credenziali statali. Il modello di business italiano a fronte di questo requisito dovrebbe cambiare. Lo scenario che possiamo ipotizzare è di due tipi. Il wallet/portafoglio è una fattispecie pubblica, l’elemento di base è l’APP IO evoluta nella direzione di eIDAS II.

Il servizio di firma può essere direttamente e completamente fruito dal wallet/portafoglio (in genere uno smartphone) ma è più probabile che si utilizzo un servizio di firma remota (tra l’altro la gestione dei dispositivi per la generazione di firme e sigilli è un nuovo servizio fiduciario stabilito in questa bozza di Proposta). Il wallet/portafoglio non è unico ma comunque sempre emesse su autorizzazione pubblica. La gratuità al cittadino implica un costo per lo Stato che dovrà allocare risorse adeguate per l’infrastruttura necessaria al servizio. Allo stato attuale il mercato italiano non ha particolare diffusione di firme qualificate presso i cittadini. La firma remota è utilizzata per oltre l’80% dei certificati qualificati di firma in ambito professionale. Un’ipotesi su quanto la gratuità del servizio pubblico vada a erodere il mercato privato deve essere valutato attentamente perché il restringimento del mercato comporta meno entrate per l’erario e il servizio pubblico deve essere comunque finanziato.

Il nodo dell’articolo 24

Un altro elemento di perplessità è generato dall’articolo 24, paragrafo 1. In questa sede si ribadisce che i numerosi richiami, non solo italiani, alle istituzioni comunitarie non hanno, al momento, sortito alcun effetto. Una lettera aperta di rilievo è quella dell’organizzazione CSC (Cloud Signature Consortium).Per il mercato nazionale l’obbligo di utilizzo per la firma qualificata di un controllo di identità con livello di garanzia “alto” diventa obbligatorio essendo richiesta l’abrogazione del livello “significativo”. Senza entrare in ulteriore merito su quanto illustrato nell’articolo indicato e nella lettera aperta vale la pena di ricordare che fino alla piena operatività del wallet/portafoglio (che è ipotizzata in 12 mesi in modo decisamente ottimistico) e comunque in tutti in servizi che dovranno essere disponibili al di fuori di esso si dovrà utilizzare una soluzione più complessa, che comporta l’uso di dispositivi (Es. la CIE) e che costituisce un ulteriore ostacolo al consolidamento di SPID per maggiori oneri finanziari per i gestori dell’identità. Questo scenario porta inevitabilmente al suo fallimento. Oggi il miliardo di transazioni SPID è stato utilizzato con il livello “significativo” che è il livello 2 di SPID.

Nuovo eIDAS, le differenze tra le bozze

Per concludere questa analisi di scenario sulla Proposta di Regolamento rileviamo un altro paio di modifiche alle bozze precedenti. Sono stati eliminati dal testo i registri elettronici. L’eliminazione è ragionevole perché la natura operativa dei registri elettronici (e di blockchain e smart contract) non è compatibile con le regole di servizi fiduciari.

Blockchain e nuovo eIDAS, come saranno i registri distribuiti: ecco le regole

Per quanto riguarda l’archiviazione elettronica c’è una cancellazione del tema nell’articolo 1 che stabilisce l’ambito della Proposta. Ma nel testo rimangono la definizione e gli articoli nella Sezione 10. Ci auguriamo che il dibattito nel trilogo chiarisca il tema. Rispetto a bozze precedenti comunque è stato modificato l’articolo 45 octies (45fa nel testo base) che riguarda gli effetti giuridici di un servizio di archiviazione elettronica.

“1. L’effetto giuridico e l’ammissibilità dei dati e dei documenti archiviati mediante un servizio di archiviazione elettronica come prova legale non possono essere rifiutati per il solo motivo che tale servizio è in formato elettronico o non soddisfa i requisiti di un servizio di archiviazione elettronica qualificato.

2. I dati e i documenti archiviati presso un servizio qualificato di archiviazione elettronica beneficiano di una presunzione circa l’integrità dei dati e dei documenti archiviati, la loro disponibilità, la loro tracciabilità, la loro accuratezza e la loro provenienza nonché l’identificazione degli utenti”.

Per concludere illustriamo qualche altro elemento cruciale del testo. I prestatori di servizi fiduciari qualificati sono soggetti a controllo a loro spese e sanzionabili (compreso lo Stato membro) per le non conformità al Regolamento in coordinamento con la Direttiva NIS2. Le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati che intendono utilizzare la “strong authentication” (definita alla lettera 50 dell’articolo 1) devono consentire l’uso del EDIW.

L’impatto sui sistemi online è notevole perché coinvolge finanza, sanità, telecomunicazioni trasporti e in genere i servizi pubblici.Di ulteriore notevole impatto sono l’applicazione coordinata della Direttiva NIS2 e del Digital Services Act (DSA). Con la NIS 2 si coordinano le attività di sicurezza compresa la vigilanza dei servizi fiduciari; il DSA è coinvolto per le grandi piattaforme come i cosiddetti Big Tech e i Social media che dovranno offrire il EDIW come uno dei mezzi per l’identificazione e l’autenticazione. Nella plenaria del 13-16 marzo il Parlamento vota il testo che abbiamo illustrato e poi entro l’anno o all’inizio del prossimo, viene ipotizzato dalle istituzioni comunitarie, la disponibilità del testo definitivo.

Conclusione

Certamente il wallet/portafoglio è un progetto seducente, complesso e ambizioso, il mercato privato sembra essere maggiormente coinvolto sui servizi online mentre la pubblica amministrazione dovrà gestire la conformità dei servizi al nuovo scenario e il coordinamento con i servizi attualmente notificati che sono lo SPID e la CIE. La sicurezza dei dati personali e quella cibernetica sono giustamente dettagliate e molto stringenti. In questi scenari è fondamentale trovare l’adeguato equilibrio operativo tra sicurezza e usabilità del bene/servizio. Il rischio da evitare è che il comune cittadino sia protetto da “troppa sicurezza” e malfunzionamenti e quindi non accetti, prima di apprezzare, i benefici della trasformazione digitale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2