nuovo governo

Tlc, si riapre il dossier rete unica: 5 equivoci da smontare

Con il nuovo governo è destinato a riaccendersi il dibattito sul progetto che vede in ballo Tim e Open Fiber. Ma perché è tanto problematico realizzare una strategia del genere? Sgombriamo il campo da gioco su cui si sta disputando la partita a cominciare da errate interpretazioni (anche mainstream)

Pubblicato il 24 Set 2019

Roberto Opilio

Telecommunications Senior Business Advisor, Regional Senior Advisor del Cebf per Italia e Sud Europa

voucher banda larga pmi

Il tema della rete unica di telecomunicazione, strategica per le infrastrutture digitali del Paese, ha un interesse ciclico che appare e scompare nel dibattito pubblico da oltre un decennio. Ovviamente ciò avviene nelle forme e nei modelli più diversi e con attori che propongono soluzioni alternative sempre rivolte al “bene del paese” ma in cui è difficile orientarsi e distinguere quest’ultimo da quello, peraltro legittimo, dei diversi soggetti interessati.

È quindi facile pronosticare che il tema tornerà alla ribalta e ad interessare gli addetti ai lavori del mondo delle telecomunicazioni, mondo peraltro sempre molto ristretto, visto che è finita la pausa estiva e sono praticamente archiviate le vicende del nuovo governo.

Vorrei partire a riprendere il tema provando a rispondere ad una domanda che tante volte ho dovuto affrontare nella mia vita professionale: perché è così difficile fare una rete unica e perché in tanti anni non si è risolto il problema? La risposta è molto semplice: perché è difficile dal punto di vista tecnico e di modello di business oltre che da quello politico.

Vorrei cominciare con una premessa per affrontare il tema.

Infrastrutture digitali, le 3 parti della rete Tlc

Innanzitutto, definiamo come è composta, in modo estremamente semplificato, una rete di telecomunicazioni dal punto di vista tecnico.

Ci sono 3 componenti principali:

la rete core ossia ‘il cervello’ della rete. Per fare un paragone con il corpo umano è il sistema nervoso centrale (il cervello). Nella rete core avvengono tutte le elaborazioni e definiti i servizi per i clienti finali. Vi risiede insomma l’intelligenza.

la rete di aggregazione e trasporto ossia il sistema nervoso periferico che porta gli impulsi dai 5 sensi umani al cervello. Questa componente di rete è essenzialmente stupida in quanto dedicata esclusivamente al trasporto dei bit (dall’accesso al core).

la rete di accesso che equivale ai 5 sensi umani (tatto, olfatto ecc.) e si divide in fisso e mobile con tutte le relative sotto declinazioni (es fixed wireless access FWA o wireless to the home WTTX, soluzioni ibride fisso mobile ecc.). È certamente la parte più capillare della rete e quella che richiede più investimenti.

Effettuata la premessa mi piacerebbe iniziare a sgombrare il campo da diversi equivoci che ci sono sul tema.

Rete unica, ecco il primo equivoco in campo

Il primo equivoco da smontare è relativo al fatto che quando si parla di rete unica in realtà ci si riferisce esclusivamente all’accesso fisso in quanto tutte le altre parti della rete sono di proprietà dei diversi operatori di telecomunicazione che sono centinaia, per cui solo immaginare una rete unica di tutte le componenti è una scelleratezza non pensata in nessuna parte al mondo e totalmente irrealizzabile. Dico questo perché ho sentito più volte da personaggi politici anche di altissimo livello dire che la rete unica è indispensabile per motivi di sicurezza dei nostri dati. Il tema della sicurezza NON si risolve con la rete fissa unica in accesso ma in modi completamente differenti.

Inoltre anche la rete di accesso mobile è da escludere dal ragionamento di rete unica in quanto esistono già a livello Italia almeno 4 reti infrastrutturali ben distinte (TIM Vodafone Wind3 e Iliad) ed anche per quanto riguarda il 5G , dove si studiano forme di sinergia dell’infrastruttura sia attiva che passiva (i tralicci che sempre più vengono conferiti a società ad hoc tipo Inwit o Cellnex), la copertura e la velocità in termini di bit rate sono ancora elementi competitivi tra gli operatori (basta vedere l’enfasi con cui vengono pubblicizzate le prestazioni di rete e come queste siano strettamente correlati ai prezzi di vendita dei singoli operatori).

Nell’accesso mobile al più si svilupperanno forme più spinte di condivisione della rete a livello microcellulare dove nel futuro si prevedono centinaia di migliaia di antenne (futuro per la verità molto lontano nel tempo) ma gli attori in questa partita saranno molti (towerco, operatori, municipalizzate, infrastrutturale tipo Open Fiber) in quanto ognuno con asset specifici da valorizzare in questa competizione.

Secondo equivoco: le reti di accesso fisso

Il secondo equivoco da smontare è che in Italia esistano solo 2 reti di accesso fisso, quella di Telecom Italia e quella di Open Fiber, per cui basta unire queste 2 reti per avere una rete unica. Non è vero. In Italia esistono decine di operatori, nazionali (Fastweb e Vodafone) regionali e locali che hanno una rete di accesso fisso, prevalentemente in fibra ottica, e che continuano tranquillamente il loro sviluppo anno dopo anno.

Basta prendere gli operatori che hanno risposto alla consultazione Infratel sulle aree grigie e nere per rendersene conto.

Inoltre, tutti gli addetti ai lavori sanno che non tutti i piccoli operatori rispondono alle consultazioni Infratel (es Linkem che tanto piccolo non è) per cui quel numero è anche sottostimato. Non è infrequente che anche nelle aree bianche Open Fiber trovi, nella realizzazione della rete, qualche piccolo operatore locale che ha costruito infrastruttura in fibra in qualche area industriale piuttosto che residenziale e non è stato censito (anche se correttamente invitato alla consultazione) da parte di Infratel.

Terzo equivoco: non c’è solo l’Ftth

Il terzo equivoco da smontare è che rete di accesso fisso voglia dire solo Fiber to the home (FTTH). Non è così. Basta vedere l’osservatorio delle telecomunicazioni pubblicato trimestralmente da parte della autorità per le telecomunicazioni (Agcom) per rendersi conto che nella rete di accesso fisso esistono una pletora di tecnologie di nuova generazione (FTTC fiber to the cab – la più diffusa attualmente, FWA di origine fissa con oltre 1 milione di clienti ed in crescita, WTTX di origine mobile basata sul 4G e presto sul 5G, oltre ad altre minori tipo il bonding basato sul rame o soluzioni ibride).

Quindi la situazione è ancora più complessa ed anche la rapida convergenza tra fisso e mobile in termini complica ulteriormente il quadro.

Quarto equivoco: il nodo aree bianche

Il quarto equivoco da sfatare riguarda il tema della proprietà della rete nelle aree bianche (e nelle aree grigie in relazione a come verranno formulati i probabili nuovi bandi pubblici in quelle aree). Tale proprietà è di Infratel e non di Open Fiber che ne ha solo la gestione per 20 anni. A livello teorico qualunque operatore in futuro potrà vincere la gestione di tali aree, che rappresentano circa il 20% della rete, togliendola in una gara ad Open Fiber. Capisco che è una prospettiva di lungo periodo però ricordiamo che Infratel possiede molta infrastruttura anche in accesso esteso per cui potenzialmente è un altro attore della partita cosi come altri operatori regionali (es. Lepida ecc.).

Quinto equivoco: non sarà così per sempre

Il quinto equivoco da sfatare è che la situazione raggiunta sia immutabile nel tempo e che un altro operatore infrastrutturale di rete fissa o altro non possa decidere comunque negli anni futuri di costruire una infrastruttura alternativa in modo totale o parziale nelle aree a maggior valore. Il mondo si muove ed innova continuamente e magari con tecniche e modalità nuove si potrà sviluppare una 2 rete o pezzi importanti di essa.

Pertanto, quando si parla di rete unica di accesso fisso sarebbe più corretto riferirci semplicemente ad una operazione di fusione/accordo tra il primo ed il secondo/terzo (il livello di infrastruttura tra Open Fiber e Fastweb è allo stato attuale molto vicino) operatore infrastrutturale creando certamente un colosso nazionale ed ottimizzando in parte gli investimenti dei 2 soggettiMa certamente non si ricreerà un monopolista al 100 per cento della rete fissa in quanto altri soggetti, attuali e prospettici, con diverse tecnologie, rimarranno in campo con la propria rete fissa in competizione infrastrutturale, anche sulla fibra, con il soggetto dominante.

Spero quindi di aver contribuito meglio a chiarire il campo di gioco su cui si sta disputando la partita in essere tra Telecom Italia e Open Fiber e, anche se in piccola parte, le difficoltà che potrebbe affrontare Telecom nella eventualità di andare verso un processo di scorporo della sua rete fissa il cui perimetro oggi non è così chiaro, semplice e scontato come quando si parlava di solo rame (vi ricordate? Rete di accesso = ultimo miglio. Ora per rete di accesso si parla degli ultimi 20 km).

Vedremo presto le prossime puntate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati